STAR BENE INSIEME Scuola Primaria di Salbertrand

“C’è un altro gioco da inventare”

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da Segreteria

del giovedì, 14 aprile 2022

 STAR BENE INSIEME 

SIAMO TUTTI UN'UNICA REALTÀ 

 

Quella della Scuola Primaria di Salbertrand è una realtà multiculturale: sembrerebbe quasi un eufemismo definire la composizione del nostro corpo studenti “variegata”, in quanto è qualcosa di più e si può osservare nella forte presenza di alunni di origine straniera. Dal Marocco alla Romania, dalla Tunisia all’Ecuador, dalla Nigeria al Giappone, questa peculiarità è sempre stata considerata una ricchezza. 

In forza di questo arricchimento di interculturalità, la Scuola è sempre stata molto attiva riguardo all’educazione alla cittadinanza, con numerosi progetti utili ai ragazzi per uscire dalle piccole mura della scuola, sia in senso letterale che metaforico. 

Negli ultimi anni, infatti, sono stati avviati dei progetti di gemellaggio con scuole molto lontane. È stato attivato un collegamento DAD senza precedenti con una classe della scuola di Elerai in Tanzania per un gemellaggio internazionale che ha dato ad ogni alunno la possibilità di un amico di penna (pen pal) con cui confrontarsi in lingua inglese, una esperienza che si è successivamente concretizzata nell’incontro con il cooperante africano che ha consegnato ai nostri allievi  “present”  degli studenti tanzaniani considerati ormai dei fratelli. 

Mentre dall’Africa ci dicono “hello”, dal Messico, invece, ci salutano dicendo “bounjour”, grazie al progetto di twinning in lingua francese! Fino ad arrivare quest’anno al gemellaggio con una piccola scuola come noi dell’isola del Giglio che incontreremo a giugno insieme alla nostra Dirigente Scolastica grazie ad una entusiasmante trasferta.

La nostra è quindi una Scuola che vuole pensare di aver seminato nelle giovani menti dei propri alunni il seme della solidarietà e della capacità di confronto, utile in particolar modo in un momento socialmente importante come quello che il mondo sta attraversando; ci sentiamo vicini a tutte le popolazioni bisognose e viviamo la diversità come ricchezza e le difficoltà non come mero assistenzialismo per non  osservarle impotenti ed attoniti, perché sappiamo di essere responsabili della vita intorno a noi sentendoci davvero CITTADINI DEL MONDO.

Ed ecco che il corteo di Carnevale della Scuola di Salbertrand si ritrova guidato da un allievo in abiti tradizionali russi che sorregge un cartello recante un messaggio di pace: “viva i coriandoli di carnevale, bombe di carta che non fan male”.

Perché la parola PACE è una parola importante da vivere, costruire e in cui credere per gridare al cielo: SIAMO TUTTI UN’UNICA REALTÀ!


 

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