Scienziati in Valle: alla scoperta delle grandi menti…
Da poche settimane, nella Direzione Didattica P.P. Lambert di Oulx, si è concluso un progetto davvero “esplosivo” (tranquilli, in senso scientifico!): Scienziati in Valle, finanziato dal PNRR Nuove competenze e nuovi linguaggi (DM 65/2023) volto allo sviluppo delle competenze STEM, digitali e di innovazione, garantendo pari opportunità e parità di genere in termini di approccio metodologico e di attività di orientamento STEM, (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Questo progetto si è potuto realizzare grazie all’intervento della Dott.ssa Melania Santoro, Ingegnere chimico e attualmente Assistente Amministrativa della D.D. Lambert, ma con un futuro nel mondo della comunicazione scientifica e della tutor d’aula, Sara Fabiana Favarin, insegnante presso la scuola Primaria di Oulx.
L’obiettivo? Accendere la scintilla della curiosità scientifica nei più piccoli – e soprattutto nelle bambine – per aiutarli a immaginarsi, un domani, con il camice da laboratorio… o magari con il naso all’insù tra le stelle!
Il corso ha coinvolto i bambini e le bambine dei plessi di Scuola Primaria di Bardonecchia, Cesana Torinese, Claviere, Oulx, Salbertrand e Sauze d’Oulx, dai più piccoli ai più grandi. E ognuno, davvero ognuno, ha dato un contributo speciale: idee brillanti, entusiasmo contagioso e tanta voglia di imparare.
Durante il percorso, i nostri giovani scienziati hanno conosciuto quattro grandi figure femminili che hanno fatto la storia della scienza:
1.Ada Lovelace, pioniera del linguaggio di programmazione,
2. Marie Curie, instancabile esploratrice del mondo della chimica,
3.Margherita Hack, che ci ha insegnato a guardare il cielo con occhi curiosi,
4.Rita Levi Montalcini, che ha studiato il cervello con passione e dedizione.
Una delle scoperte più entusiasmanti è stata proprio la programmazione, che oggi ci permette di usare anche strumenti moderni e divertenti come i robot Sphero-Bolt – piccole sfere intelligenti che rotolano e rispondono ai comandi dati dai nostri piccoli programmatori.
Le loro reazioni? Eccole qui:
Elon: “È stato fighissimo durante la lezione di robotica manovrare le sfere, soprattutto capire come funzionava la localizzazione se perdevi il tuo robottino.”
Andrea: “Con le Sphero Bolt potevamo andare dove volevamo!”
Ma anche la chimica ha conquistato tutti, soprattutto quando i bambini hanno potuto costruire le molecole con i LEGO e scoprire, giocando, la tavola periodica degli elementi. Un modo semplice e creativo per avvicinarsi a concetti complessi, senza paura!
E poi... l’esperienza con il microscopio! Tra stupore e meraviglia, hanno osservato da vicino briciole di pane, pixel del telefono, il picciolo di una mela e tanti altri oggetti comuni, che sotto lenti potenti si sono trasformati in mondi sorprendenti.
Rebecca racconta entusiasta: “Sono riuscita a vedere molte cose ingrandite, ma quello che mi è piaciuto di più è stato vedere i capelli della maestra… erano molto strani!”
E probabilmente, in ogni plesso, l’attività che ha lasciato tutti a bocca aperta è stata quella dedicata all’astronomia: al buio, come in un piccolo planetario di classe, bambini e bambine hanno potuto osservare stelle, galassie, la Luna, la Terra e le nebulose, ma anche studiare il sistema solare e comprendere il moto di rotazione e rivoluzione della Terra.
Sebastiano e Francesco hanno detto: “Non avevamo mai scoperto i pianeti in questo modo!” – segno che anche gli argomenti più “spaziali” diventano appassionanti, se raccontati con fantasia e coinvolgimento.
E non è finita qui: ciascuno ha costruito un proiettore fai-da-te, disegnando la propria costellazione su cartoncino e proiettando le stelle al muro buio della classe, in un momento davvero magico.
Sara e Antonino lo definiscono “una delle cose più nuove e divertenti che abbiamo fatto!”
Infine, l’ultima – ma non meno affascinante – tappa del viaggio scientifico è stata dedicata al cervello. I bambini hanno scoperto come funziona la nostra "centralina di comando", imparando cosa sono i neuroni, a cosa servono e perfino di che cosa si nutrono per funzionare al meglio. Grande stupore quando hanno appreso che i segnali nel nostro cervello viaggiano quasi alla velocità della luce!
Per capire meglio da dove partono i comandi nel nostro corpo, ogni bambino ha costruito un simpaticissimo cervello-cappello, un modello colorato e indossabile del cervello umano, che hanno poi messo tutti insieme alla fine della lezione. In questo modo hanno scoperto dove si trovano i vari lobi cerebrali e quale funzione-comando corrisponde a ciascuno.
Gaia ci racconta: “È stato bello perché in tutti gli incontri abbiamo usato la fantasia, ma l’ultima lezione è stata la più bella perché abbiamo costruito il cervello!”
Alla fine del progetto, una cosa è certa: la gratitudine di tutti i bambini e delle insegnanti. Vivere un’esperienza così completa e coinvolgente, nonostante la scuola si trovi in un contesto montano, è stato un vero privilegio.
Grazie a questo finanziamento, anche le nostre piccole scuole hanno potuto accedere a strumenti all’avanguardia, laboratori dinamici e materiali innovativi. E, soprattutto, hanno potuto allargare i propri orizzonti, superando i confini dell’aula e arrivando… fino alle stelle!
Come dice Filippo: “Sarebbe bello che tutti gli alunni potessero fare queste attività, perché abbiamo potuto usare sia la testa che la manualità.”
Tra esperimenti, coding, LEGO, microscopi, stelle, cervelli e scienziate, i nostri piccoli esploratori hanno dimostrato che la scienza può essere divertente, sorprendente e accessibile a tutti.
La scienza non è “roba da grandi” e soprattutto non è “roba da maschi”. È roba da curiosi, da sognatori, da chi vuole capire come funziona il mondo… e magari anche cambiarlo un po’.
Perché il futuro è nelle mani di tutti, e a Oulx (e dintorni)… si comincia da piccoli!
da Segreteria
del martedì, 01 luglio 2025